martedì 27 novembre 2012

UNA LEZIONE DI STORIA di Paolo Rosicarelli



Domenica 25 novembre nella sala della trifora di palazzo Barberini, sede del Circolo Culturale Prenestino Roberto Simeoni, è stato presentato il libro "Airone1" del Generale dei Carabinieri Antonio Cornacchia , nome in codice che aveva il Generale da Comandante del Nucleo Investigativo.
Il Generale Cornacchia, ora avvocato e professore, è stato il comandate del nucleo investigativo  dei carabinieri negli anni meglio noti come "anni di piombo", cioè gli anni 70 -80 durante i quali la nostra nazione ha vissuto forse uno dei periodi più bui del dopoguerra e durante i quali l’Italia ha subito i maggiori attacchi alla sua democrazia, iniziando dalla bomba alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di Milano del 1969 fino al rapimento ed all’uccisone dell’onorevole Moro e della sua scorta. Airone1 è un libro scritto con un linguaggio a metà tra sceneggiatura e cronaca giudiziaria. In questo racconto fatto dal generale Cornacchia e all’ ingegnere appassionato di scrittura Angelo Giannelli Benvenuti, sono raccontati gli anni più oscuri e tormentati della storia italiana contemporanea; il terrorismo rosso, nero, ma anche bianco e giallo come si può leggere nel libro; le bande criminali; i marsigliesi del traffico di droga e delle bische; l’anonima sarda dei sequestri; la banda della Magliana padrona della capitale; Renato Vallanzasca, catturato a Roma proprio dai carabinieri dell’allora Colonnello Cornacchia. 
Un filmato ha introdotto i maggiori casi di cui si è occupato il reparto guidato dal Generale. Al termine del filmato l’intervento è stato più che una presentazione di un libro una intensa lezione di storia contemporanea italiana. Il Generale Cornacchia, con un velo di commozione trasmesso anche ai presenti, ha raccontato come si salvò dall’ agguato delle brigate rosse che volevano uccidere lui ed il Colonnello Varisco: un impegno di servizio lo fece arrivare sul luogo dell’appuntamento che aveva con il Colonnello Varisco con qualche minuto di ritardo, quando il commando assassino aveva già ucciso il colonnello. Il libro è stato scritto, usando una locuzione popolare, “senza peli sulla lingua”  facendo anche nomi e cognomi di chi avrebbe potuto fare o almeno fare di più per combattere la criminalità organizzata e terroristica; per questi motivi non tutti i maggiorenti hanno gradito questo libro, però come l’autore ha dichiarato fino ad ora nessuno lo ha denunciato perché si tratta di fatti e non di supposizioni.
Come dicevamo si è trattato di una lezione di storia, ed in sala erano presenti dei testimoni diretti di questa storia, le Medaglie d’Oro al Valore Civile Generale Giancarlo Iachetti ed il Luogotenente Elio Centurioni entrambi feriti il 12 Marzo 1977, durante un posto di blocco sul Lungotevere da terroristi delle Brigate Rosse. Altro testimone della storia di quel periodo presente in sala con i genitori è stato Ettore Bernardi, rapito in casa sua a Cisterna nel marzo del 1979 a soli 11 anni. I Carabinieri del Generale Cornacchia riescono ad individuare il nascondiglio ed a liberare il piccolo nel giro di una settimana. Il coautore del libro Angelo Giannelli Benvenuti ha letto un brano del libro riguardante la vicende di questa liberazione. Le due ore di conferenza del Generale Cornacchia sono volate comprese le domande e le relative spiegazioni.
Gli assenti hanno sicuramente perso la possibilità quasi unica di un arricchimento umano, culturale e storico. Parlare con la storia non capita tutti i giorni! 
Domenica noi lo abbiamo potuto fare. Al termine della conferenza, dopo aver omaggiato il Generale con una pubblicazione del Circolo, la serata è continuata con un drink tra domande e richieste di spiegazioni alle quale l’autore è stato ben felice di rispondere.

Paolo Rosicarelli

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