Domenica 25 novembre nella sala della
trifora di palazzo Barberini, sede del Circolo Culturale Prenestino Roberto Simeoni,
è stato presentato il libro "Airone1" del Generale dei Carabinieri Antonio Cornacchia , nome in
codice che aveva il Generale da Comandante del Nucleo Investigativo.
Il Generale Cornacchia, ora avvocato e
professore, è stato il comandate del nucleo investigativo dei carabinieri negli anni meglio noti come "anni di piombo", cioè gli anni 70 -80 durante i quali la nostra nazione ha
vissuto forse uno dei periodi più bui del dopoguerra e durante i quali l’Italia
ha subito i maggiori attacchi alla sua democrazia, iniziando dalla bomba alla
Banca Nazionale dell’Agricoltura di Milano del 1969 fino al rapimento ed
all’uccisone dell’onorevole Moro e della sua scorta. Airone1 è un libro
scritto con un linguaggio a metà tra sceneggiatura e cronaca giudiziaria. In
questo racconto fatto dal generale Cornacchia e all’ ingegnere appassionato di
scrittura Angelo Giannelli Benvenuti, sono raccontati gli anni più oscuri e
tormentati della storia italiana contemporanea; il terrorismo rosso, nero, ma
anche bianco e giallo come si può leggere nel libro; le bande criminali; i
marsigliesi del traffico di droga e delle bische; l’anonima sarda dei sequestri;
la banda della Magliana padrona della capitale; Renato Vallanzasca, catturato a
Roma proprio dai carabinieri dell’allora Colonnello Cornacchia.
Un filmato ha
introdotto i maggiori casi di cui si è occupato il reparto guidato dal
Generale. Al termine del filmato l’intervento è stato più che una presentazione
di un libro una intensa lezione di storia contemporanea italiana. Il Generale
Cornacchia, con un velo di commozione trasmesso anche ai presenti, ha
raccontato come si salvò dall’ agguato delle brigate rosse che volevano uccidere
lui ed il Colonnello Varisco: un impegno di servizio lo fece arrivare sul luogo
dell’appuntamento che aveva con il Colonnello Varisco con qualche minuto di
ritardo, quando il commando assassino aveva già ucciso il colonnello. Il libro
è stato scritto, usando una locuzione popolare, “senza peli sulla lingua”
facendo anche nomi e cognomi di chi avrebbe potuto fare o almeno fare di più per
combattere la criminalità organizzata e terroristica; per questi motivi non tutti
i maggiorenti hanno gradito questo
libro, però come l’autore ha dichiarato fino ad ora nessuno lo ha denunciato
perché si tratta di fatti e non di supposizioni.
Come dicevamo si è trattato di una
lezione di storia, ed in sala erano presenti dei testimoni diretti di questa storia,
le Medaglie d’Oro al Valore Civile Generale Giancarlo Iachetti ed il Luogotenente Elio Centurioni entrambi feriti il 12 Marzo 1977, durante un posto
di blocco sul Lungotevere da terroristi delle Brigate Rosse. Altro testimone
della storia di quel periodo presente in sala con i genitori è stato Ettore
Bernardi, rapito in casa sua a Cisterna nel marzo del 1979 a soli 11 anni. I Carabinieri del Generale Cornacchia riescono ad individuare il nascondiglio ed
a liberare il piccolo nel giro di una settimana. Il coautore del libro Angelo
Giannelli Benvenuti ha letto un brano del libro riguardante la vicende di
questa liberazione. Le due ore di conferenza del Generale Cornacchia sono
volate comprese le domande e le relative spiegazioni.
Gli assenti hanno sicuramente perso la possibilità quasi
unica di un arricchimento umano, culturale e storico. Parlare con la storia non
capita tutti i giorni!
Domenica noi lo abbiamo potuto fare. Al termine della conferenza, dopo aver omaggiato il Generale con una pubblicazione del Circolo, la serata è continuata con un drink tra domande e richieste di spiegazioni alle quale
l’autore è stato ben felice di rispondere.
Paolo Rosicarelli
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