Escluso dal Talent Show “X
Factor” il giovane cantante Nicola
Aliotta proveniente da Cave, il quale Giovedì sera nella sesta puntata
della trasmissione è stato eliminato, e con la coda tra le gambe torna tra la
“plebe” con l’ennesima dimostrazione che il mondo dello spettacolo è un
universo per pochi eletti, non basta la passione. Non solo la televisione, ma
anche le iniziative musicali hanno aiutato i talenti locali ad emergere grazie
a delle performance in locali o manifestazioni pubbliche che si sono rivelate
eccellenti: Possono essere definiti artisti? Sicuramente grande seguito tra i
ragazzi l’ha avuto la band esibitasi nell’ultima manifestazione di “Nel Nome Del Rock” e in “RadioOlevano” : “Jack the Hustler”, band Rock-Funk composta da Giacomo Mattogno Dario Fiorentini e Timoteo Rondina, in
collaborazione con David August
promessa della musica elettronica,il quale ha prodotto uno dei dischi del
gruppo. Suoni minimal, distorti e d’impatto che creano atmosfere surreali che
coinvolgono il pubblico e aprono un portale su un mondo parallelo. Gruppi
ancora “Work in progress” come quello dei “Sinergia” composto da
Manfredi Rondina Lorenzo Magnante, Cuppone Michela e Alessio Milana, che si sono esibiti in “Giochin’ Arte” presso Cave. Diversi generi si uniscono in modo
consonante e melodico in un’armonia che si lega perfettamente al testo, le
corde del basso pizzicate dalle abili mani del bassista si intrecciano come dei
fili cucendo la ferita aperta dei testi:pura poesia. Momenti di malinconia
modellati dalla graffiante voce del cantante
si contrappongono alla simpatia e alla spensieratezza di alcuni reef e
passaggi intermedi che rendono le canzoni dei “Sinergia” uniche e particolari.
L’ingrediente segreto però oltre alla bravura indiscussa dei musicisti
e al peculiare tocco stilistico dei testi è senz’altro la trattazione,
nell’ambito degli elaborati, di temi che si insidiano sinuosi e scalfiscono sia
l’inquietudine del singolo che quella della collettività: un “Locus Amoenus”
rappresentazione ingannevole del quotidiano che rispecchia la società stessa.
Ottima esibizione anche quella del cantautore Simone D’Andrea che, con il suo “Pocaroba” ha conquistato il pubblico presente all’esibizione.
Chitarra e voce, la semplicità che prende vita e sfocia in una rabbia
armoniosa: il realismo e la crudezza dei testi che si inseguono in diapositive
immaginarie che passano veloci sotto l’occhio dell’ascoltatore e descrivono
l’altro lato del “vissero felici e contenti”. Una rivisitazione realistica
dell’amore e degli eventi quotidiani vista con gli occhi di un ventenne dalla
lunga chioma e dal fascino un po’ underground.
Genere completamente diverso prende piede invece tra le sale prove di
Valmontone e i locali di Roma, dove già qualche volta i “Nervous Accademy”, band composta da Stefano Latini, Germano Verzilli e Matteo Del Brusco, hanno dato
del loro meglio. Un Hardcore punk melodico anni ’90 costellato di stop ‘n go e
assoli, modellati da una voce tuttalpiù melodica ma allo stesso tempo dal
timbro aspro. I testi abbracciano argomenti di carattere sociale e ideologico
come per esempio il vegetarianesimo o lo sfruttamento e il maltrattamento degli
animali.
Tanti sono i sognatori con i piedi fortemente attaccati sulle nuvole,
sogni che il nostro paese con le sue iniziative cerca di incoraggiare il più
possibile, non sempre si riesce, ma l’importante è l’arte fine a se stessa come
arricchimento culturale di una generazione molto creativa come la nostra.
Camilla Salvi
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