martedì 19 marzo 2013

INCONTRO CON FILIPPO ANASTASI


Poche parole per descrivere l'incontro che abbiamo avuto domenica 17 Marzo al nostro Circolo; le stesse poche parole raccontate (volutamente) dall'autore Filippo Anastasi durante la presentazione e nel libro "In viaggio con un Santo": sono le emozioni a farla da padrone. Un importante appuntamento con la Storia, il racconto di una cinquantina dei centoquattro viaggi compiuti con Giovanni Paolo II, sullo stesso aereo, in tutto il mondo. Viaggi che hanno segnato non solo il Suo Pontificato, ma la storia di tutta l'umanità a cavallo tra due millenni, suscitando grandi entusiasmi e spostando grandi masse di fedeli e non credenti. E' proprio questo quello che ha colpito ogni singolo presente durante la proiezione del documentario targato TG1 con le testimonianze dei più grandi Vaticanisti del mondo: folle oceaniche di persone ad assistere alle parole del Papa. 

Difficile spiegare le emozioni con quattro parole. 

Le sale del Circolo hanno ospitato circa 70 persone in questo pomeriggio domenicale, tutte avvolte in un magico "religioso" silenzio ad assistere al documentario. 
Le parole più adatte all'evento? il silenzio, la riflessione, la commozione. 





Un augurio: quello di poter vedere streaming questo documentario (non reperibile ancora) su youtube o affini. 
Un ringraziamento: quello a Filippo Anastasi che ci ha onorato con la sua presenza, con il suo contributo, confessando delle piccole "chicche" sul suo personale rapporto con Papa Giovanni Paolo II, emozionandosi ancora nel raccontarle


Filippo Anastasi
Giornalista e scrittore, vicedirettore del Giornale Radio Rai e responsabile dell’informazione religiosa. Ideatore e autore di Oggi 2000. È stato inviato del “Messaggero”, conduttore e caporedattore del TG1, vicedirettore del TG2, direttore per la Radiofonia di Rai Giubileo. “Microfono d’argento” per i servizi televisivi sul Corno d’Africa in guerra, premio “Saint-Vincent” per il giornalismo radiofonico (2000), premio “Padre Pio da Pietrelcina” (2000). È autore, tra l’altro, di Giorni nostri verso il duemila (Bietti 1978), e di Padre Pio, la sua voce, la sua storia (Rai Eri-Padre Pio 2000), pubblicato in diverse edizioni e tradotto in più lingue.
Autore televisivo per Rai 1: ultimi programmi andati in onda “Vita da miracolato-Storie di Lourdes” (2 puntate), “In viaggio con un Santo” tratto da questo libro.

lunedì 18 marzo 2013

RASSEGNA STAMPA (La Notizia 9 Marzo 2013)

- Fine settimana di grandi successi per il Circolo Culturale Prenestino "R. Simeoni"-
questo ciò che titola il settimanale prenestino La Notizia

sabato 16 marzo 2013

RASSEGNA STAMPA (L'Indiscreto Marzo 2013)

Su L'Indiscreto Magazinę di Marzo 2013 ben 3 pagine dedicate al nostro nuovo anno sociale, al nostro Circolo ed alla nostra attività passata e futura

venerdì 15 marzo 2013

UNO SCATTO ALL'INTERNO DELLA CHIESA DI SANTA LUCIA (Palestrina) di Antonio di Pace

"Uno scatto all’ interno della Chiesa di S. Lucia. La pietra di colore rosso (che si chiama “Rosso Verona”) contiene delle “ammoniti” di dimensioni decimetriche. Le ammoniti sono importantissimi molluschi del Mesozoico (dalla tipica forma a spirale) che si sono improvvisamente estinte 65 milioni di anni fa, insieme con i grandi rettili. Queste estinzioni furono così importanti da segnare il passaggio tra l’Era Mesozoica e quella Cenozoica o Terziaria. Probabilmente furono causate dall ’impatto sulla Terra di un enorme meteorite le cui conseguenze modificarono completamente il clima del nostro pianeta causando, appunto, imponenti estinzioni di massa. Un frammento di Storia della Terra “scritto” su una lastra che pavimenta una chiesa di Palestrina!" Prof. Antonio Di Pace (nostro neo-Socio e futuro collaboratore nello studio dei marmi prenestini)

mercoledì 13 marzo 2013

CONCORSO ELEMENTI AD ARTE - PREMIO “MARIA TERESA SBARDELLA” - I° EDIZIONE – L’ACQUA


Il Circolo Culturale Prenestino “Roberto Simeoni”, promuove per l’anno in corso, il Premio “Maria Teresa Sbardella” - Elementi ad Arte
La prima edizione è dedicata al tema dell’acqua.
L’idea di questo primo concorso è quella di sensibilizzare i partecipanti sul tema dell’acqua e del suo uso (fontane, fontanelle, fontanili, lavatoi e abbeveratoi), in quanto è nostro preciso intento porre l’accento su questa peculiarità che caratterizza la Città di Palestrina.
Nello specifico lavatoi e fontane, comunemente denominati “il parlamento o il tribunale delle donne”, hanno rappresentato per secoli importantissimi luoghi di riferimento e punti di ritrovo e socializzazione per le donne; infatti la scena di una donna o di un gruppo di donne che si recano alla fontana per lavare i panni o per attingere acqua, doveva essere una tra le più comuni immagini di vita quotidiana lungo le strade della Palestrina di una volta. Inoltre erano diffusi anche fontanili e abbeveratoi dove si facevano abbeverare gli animali. Per quanto concerne i significati simbolici attribuiti all’acqua, essi si legano principalmente all’essere sorgente di vita, mezzo di purificazione e centro di rigenerazione.

Il concorso prevede, nel mese di Settembre p. v., la realizzazione di un evento espositivo, nella sede del Circolo, di tutte le opere concorrenti e l’assegnazione finale di un premio all’opera scelta per ogni categoria.

Regolamento
Art. 1 –Requisiti per l’ammissione
Il concorso è aperto a tutti e a seguenti forme d’arte espressive (pittura, scultura, fotografia, prosa, poesia e musica). Ogni autore può partecipare con un massimo di 3 (tre) opere. 
Art. 2 – Domanda di partecipazione
La domanda di partecipazione dovrà essere redatta e sottoscritta dall’autore sull’apposito modulo allegato al presente regolamento o scaricabile dal sito internet: www.circolosimeoni.it oppure www.circolosimeoni.blogspot.it. Saranno prese in esame tutte le domande spedite entro il 31 Maggio 2013. La domanda di partecipazione deve essere corredata da:
-       Certificato o autocertificazione indicante data, luogo di nascita e residenza.
-       Copia dell’avvenuto pagamento del rimborso per diritti di segreteria.
Entro e non oltre il 31 Maggio 2013 deve essere recapitato (previo accordo telefonico) il plico contenente le opere direttamente presso la sede del Circolo, Via Barberini 28 – 00036 Palestrina. Per le categorie (fotografia, prosa, poesia e musica), c’è la possibilità di spedire le opere all’indirizzo: Circolo Culturale “Roberto Simeoni” – Premio “Maria Teresa Sbardella” – Via Madonna dell’Aquila 11 – 00036 Palestrina (RM).
L’organizzazione non è responsabile di eventuali disguidi o ritardi postali o altri mezzi di spedizione.
Art. 3 – Quota di partecipazione
Il rimborso, per diritti di segreteria,è fissato in 10 (dieci )Euro con le seguenti modalità:
-       mezzo c/c postale N. 83671
La ricevuta dovrà essere allegata alla domanda di partecipazione con un certificato o autocertificazione indicante la data di nascita e luogo di residenza.
Art.  4 – Selezioni
La giuria di esperti incaricata dal Circolo Culturale Prenestino “RobertoSimeoni”, a suo insindacabile giudizio, sceglierà le 6 (sei) opere vincitrici, una per ogni categoria. I criteri fondamentali della selezione saranno la qualità, la ricerca, l’innovazione e la contemporaneità.

Art. 5 – Premi
Attraverso il giudizio della giuria, il Circolo Culturale Prenestino “Roberto Simeoni”, premierà un vincitore per ogni categoria (pittura, scultura, fotografia, prosa, poesia e musica). La cerimonia di premiazione avverrà a Palestrina nella sede del Circolo alla presenza della giuria il 22 Settembre 2013.
Ogni partecipante riceverà un attestato di partecipazione.
I premi non ritirati entro 30 giorni dalla data di premiazione s’intendono di proprietà del Circolo.
Art. 6 – Esonero di responsabilità
Preso atto che il Circolo adotterà tutte le misure precauzionali per evitare che possano occorrere danni alle opere esposte, ogni autore,accettando di partecipare al concorso, esonera il Circolo da ogni responsabilità non connessa all’organizzazione dell’evento ma imputabile ad atti o imprevisti causati da terzi o dal caso.
Art. 7 – Accettazioni e Coyright
La partecipazione al concorso implica la conoscenza e l’accettazione delle norme contenute nel presente bando. L’autore, è interamente responsabile dei contenuti (visivo e testuale)del materiale inviatoci. Pertanto non saranno ammesseopere che violino le basilari norme morali e collettive o che siano finalizzate ad incitamento politico.
Il candidato autorizza espressamente il Circolo Culturale Prenestino “RobertoSimeoni", a trattare i dati personali del partecipante ai sensi della legge 675/96 (‘legge sulla Privacy’) e successive modifiche D.lgs. 196/2003 (Codice Privacy). Ogni controversia sarà trattata in Italia e secondo la legge italiana.L’Organizzazione si riserva il diritto di apportare variazioni al bando qualora se ne presenti la necessità.
Art. 8 – Ritiro delle opere
Il ritiro delle opere presentate al concorso è a totale carico degli autori e deve avvenire non oltre 30 (trenta) giorni dalla chiusura della manifestazione.

Per partecipare scrivici alla mail: info@circolosimeoni.it oppure scarica l'immagine sotto, compilala ed inviacela





mercoledì 19 dicembre 2012

MENTEMARKET di Marco Polani



Un mercatino sociale dove artisti e cultori si incontrano per esporre le proprie opere: dal vintage ai gioielli, alle borse, alla bigiotteria, ai sapori, alle creazioni natalizie ed artigianali, dai libri ai prodotti artistici e di design. È ciò che è stato organizzato al Mentelocale (Palestrina) domenica 16 Dicembre. Un’ottima organizzazione (Mentelocale 2.0 in collaborazione con LOKO) con prodotti artigianali, fatti per passione più che per lucro, con la finalità di condividere la propria arte. Arte intesa nel senso più ampio del termine ed applicata indiscriminatamente a tutti i campi. L’affluenza di una numerosa fetta di pubblico ha testimoniato la riuscita dell’evento, ma soprattutto ha sottolineato il sempre più grande interesse al prodotto locale (non solamente alimentare, ma anche artigianale).
Ciò che qui si crea, qui si espone.

Una concezione inversa rispetto alla connotazione negativa della globalizzazione. È infatti un esempio di forte creatività locale, voglia di mettersi sul mercato con la propria arte, essere competitivi con i propri prodotti in primo luogo nel proprio paese, ma non necessariamente solo in questo. Sfruttare la globalizzazione non solo per importare, ma soprattutto per esportare.
Ripartire dal locale quindi.

Un ottimo aperitivo ed una buona musica hanno accompagnato l’esposizione dei prodotti. Particolarmente interessante è stata la sezione album/dischi musicali, alcuni “pezzi rari”, così come l’angolo “moda” allestito sul palcoscenico del locale, o meglio ancora le produzioni alimentari locali (olio ecc). Tutta l’oggettistica nel complesso è risultata accattivante: portapenne, segnalibri, agende, tutti elementi semplici, ma che, parallelamente a cellulari, pc e tecnologie varie, ci accompagnano in tutte le azioni quotidiane.



martedì 11 dicembre 2012

I SEGRETI DEI PALAZZI DEL POTERE DI ROMA (un racconto autobiografico di Umberto Croppi) DI MARCO POLANI


Come ogni lunedì, il risveglio è stato duro e faticoso.. la sveglia ha suonato inutilmente per andare a lavoro.. ci ha pensato mia madre a fare da sveglia: “alzati, hai sentito ieri Umberto? Alle 7 stava al treno a Zagarolo per andare a fare l’assessore a Roma”
Foto di Silvana Santi

Ieri al Circolo Culturale Prenestino “R. Simeoni” abbiamo presentato, insieme a L’Indiscreto Magazine, il libro “Romanzo Comunale” di Umberto Croppi. Questo il preambolo che avevo fatto sul numero di Dicembre de L’indiscreto: “ Il libro affronta un tema politico sicuramente, ma in esso possono scorgersi delicati equilibri, psicologie, tattiche, strategie, marketing, delusioni, tradimenti (affascinante è stato tutto il capitolo dedicato alla campagna elettorale di Alemanno) che sdoganano la politica da una visione negativa (si pensi all’antipolitica imperante), riportandola ad un’alba dorata: ripensiamo a Platone, Plutarco, Marx, Machiavelli, Hobbes, Locke ecc…” . Un preambolo che non è stato deluso; gli argomenti trattati sono stati molti e vari ed, ovviamente, anche politici. Dopo il mio benvenuto ai numerosi presenti ho lasciato la parola ad Emanuele Venditti che ha ripercorso a grandi linee la storia politica di Croppi, soffermandosi più volte sul tema culturale, nello specifico su quello cinematografico, sottolineando tutto l’apporto ed il contributo che l’Assessore alla Cultura di Roma ha fornito per internazionalizzare la Capitale e riportarla a splendori che sono andati persi nel tempo. Subito dopo Alessandra Mammì, giornalista de L’espresso è entrata nel merito della diatriba Croppi – Alemanno, riportando alcuni episodi specifici per poi passare la parola all’autore del libro, che ha sottolineato ancora di più, con tono molto enfatico il suo ruolo all’interno della Giunta Alemanno.
Foto di Silvana Santi

Mi lascio andare a qualche considerazione che è emersa durante la conferenza, ma soprattutto durante il dibattito successivo.. numerosi sono stati gli interventi (fortunatamente) che hanno fatto slittare l’aperitivo finale alle 20.00.. siamo andati un po’ lunghi con i tempi, questo a sottolineare l’interesse per un argomento, la politica, al giorno d’oggi facilmente preda di connotazione negativa.

Ho acceso subito la discussione ponendo due questioni sottolineate da Croppi nel libro:
1-      Il passaggio dalla sponsorship alla partnership, quindi il ruolo (marginale, ma necessario) del privato sulla cosa pubblica, sapientemente argomentato da Umberto Croppi con esempi specifici ed importanti: quindi una parentesi aperta sui parchi tematici, un parallelo tra Parco Giochi di Valmontone (era presente in sala anche l’On. Angelo Miele) e il Museo Archeologico di Palestrina, così come l’idea di Cutrufo a Roma di creare il parco tematico di Roma Antica. La risposta dell’ex assessore è stata semplice e chiara, cito una sua intervista del 25 Gennaio 2011 su “Affari Italiani”: “… l’idea di Roma che si ha all’estero è ferma e museale, addirittura caricaturale. L’idea più diffusa di Roma è addirittura la caricatura di se stessa. Quindi noi abbiamo la necessità di superare questo handicap con strumenti seri.” La risposta di Croppi è stata quella di “un intervento finanziario del privato che non può essere sostitutivo del pubblico ma che con questo deve interagire” e di una precisa strategia di marketing finalizzata (riuscendoci) all’internazionalizzazione di Roma: permettere ad un’ampia fetta di utenti di far conoscere il Paese, portandolo a divenire meta turistica.
2-      Il ruolo delle Archistar a Roma, partendo dalla “teca” di Meier a Roma, passando a Zaha Hadid con il MAXI, a Renzo Piano, a Franco Purini, a Fuksas e via dicendo.. E’ importante invitare l’opera di questi architetti se poi la realizzazione dei loro progetti si ferma a quella divisione partitica della Capitale sottolineata nell’esempio appunto della teca dell’Ara Pacis di Meier oggetto di polemiche (Sgarbi tra gli altri)? Croppi ha fatto ben intendere che, qualsiasi legislatura ci sia, ricorrere ai geni dell’architettura non può che far bene al nostro Paese, confermando la sua volontà di dare un accento europeo alla capitale (basti pensare a Berlino, Amsterdam o il Guggenheim di Bilbao, vere e proprie mete turistiche per le loro architetture contemporanee)


Ho riportato solo i miei due interventi perchè riscrivere le quasi due ore di conferenza risulterebbe impossibile e quantomeno noioso. Sono intervenuti molti del pubblico: il giornalista Massimo Sbardella, l’On. Angelo Miele, la giornalista Eleonora Minna ed altri ancora a parlare della “nuova politica”, dell’antipolitica, dell’evoluzione politica di Croppi, del suo operato a Roma e delle sue mire politiche future..
Foto di Silvana Santi

Così come aperto, riprendendo l’esclamazione mattutina di mia madre, totalmente disinteressata dalla politica, ma vicina alle persone per sua deformazione professionale (ex insegnante): l’uomo Croppi, non il politico e nemmeno l’intellettuale (come non si definisce) che si dedica al suo obiettivo con dedizione, razionalità e sacrificio; è questo quello che emerso principalmente, almeno ai miei occhi.
Un’ultima citazione del libro, che potrebbe essere utile a tutti coloro che volessero avvicinarsi alla politica (necessaria soprattutto in questo periodo di sfiducia per l’Italia intera), per concludere: “..un’attitudine post ideologica che ormai è sedimentata in una visione concreta della politica. La cosa pubblica non ha nulla a che spartire con la storia delle idee e men che meno con l’esperienza politica individuale

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